10-01-2015, 02:01 PM
Beh, oggi con la possibilità di navigare online è possibile riuscire a fruire di un numero davvero considerevole di informazioni che bisogna essere davvero in malafede per generare situazioni drammatiche per ciò che concerne l'allevamento degli animali. Però, per il discorso relativo ai negozianti, rimango della mia idea. Io conoscevo soltanto uno di essi, realmente desideroso di offrirgli delle possibilità di alloggio e nutrizione adeguate, che infatti ha chiuso. Cioè, quello che voglio dire è che spesso il commercio si sposa male con la passione verso gli animali in quanto ci si deve confrontare con i costi di gestione dell'attività, oltre al fatto che chi lavora all'interno di tali attività, magari, non è affatto appassionato e, quindi, si aggiorna poco. Spesso, ho sentito anche di addetti che cedevano petauri maschi quando invece si trattava di femmine o viceversa. O che, appunto, fornivano come nutrizione crocchette varie al posto di insetti e frutta. Ho visto petauri chiusi in teche, con la lampada sempre accesa e diretta su di loro che si ammassavano per trovare un minimo di oscurità visto che non vi era un nido. Io penso che per chi gestisce queste attività gli animali debbano costare poco per ottimizzare al massimo l'eventuale vendita. Ecco perchè non credo nel discorso dell'ignoranza.