Non è facile riassumere in poche righe quello che c'è da dire su queste meravilgie.....
[center] Acquisto[/center]
L'acquisto di un pappagallo da compagnia non è una cosa che bisogna prendere alla leggere. E soprattutto non dove essere motivata per un "colpo di fulmine" davanti a una vetrina di un negozio.
La decisione di acquisto deve essere riflettuta E' dunque necessario documentarsi bene sulle specie che corrisponde meglio alla vostra decisione . Alcune speci vivono fino a 80 anni. Quindi è un impegno a lungo termine.
Fatevi sempre dare la fattura che attesti l'acquisto, la provenienza e la salute dell'uccello e una dichiarazione di nascita in cattività. Il così detto CITES
Il mio miglior consiglio è quello di acquistare pappagalli di allevamento e non di cattura.
[center] Alloggio[/center]
I pappagalli non devono essere tenuti sempre in gabbia, ma potete procuragli anche un posatoio o un trespolo dove può soggiornare durante il giorno, in vostra compagnia.
[center] NON USATE MAI LE CATENELLE DA FISSARE ALLA CAVIGLIA.[/center]
Le ossa sono molto fragili, e basta un minimo movimento brusco per procuragli delle fratture o distorsioni gravi.
[center] Cosa necessita a un pappagallo[/center]
Movimento :devono avere lo spazio per battere le ali, vari rami per le loro acrobazie, corde di cotone o per dondolarsi e giocare.
Sole : basta anche un'ora al giorno di luce solare, non filtrata dai vetri per produrre la vitamina D per fissare il calcio. Se mettete fuori la gabbia, al sole, ricordatevi sempre di lasciare almeno un angolo coperto in ombra dove il pappagallo può ripararsi se ha troppo caldo.
Bagno o doccia : una volta alla settimana almeno un piccolo bagno o doccia. La pelle e le penne hanno bisogno di essere bagnate regolarmente, soprattutto in inverno quando l'aria è più secca. Si può usare uno spruzzino per piante. Col tempo quando si prende confidenza con il pappagallo si può anche tentare di fargli una vera e propria doccia o bagno! (solo con acqua).
Una buona alimentazione, adeguata e bilanciata, ogni pappagallo ha la sua alimentazione e "dieta", molto varia.
Dobbiamo lottare contro la convinzione generalizzata che i pappagalli mangiano solo mela e semi, infatti oltre questi dovremmo fornire loro: estrusi ,frutta, verdure, cereali,legumi, semi germinati e diversi tipi di noci, mandorle, nocciole, pinoli, ecc. (che costituiscono uno degli alimenti principali di molte specie in natura) in maggiore o minore quantità secondo la specie.
Le noci fresche, non trattate o salate, sono una buona fonte di proteine, fibre. Contengono però una media di circa il 50% di grassi e vanno perciò fornite con moderazione, specialmente a quei pappagalli che non fanno molta attività fisica e con le specie più predisposte all’obesità come le Amazzoni , i Cacatua e Cenerini.
Alcune specie di pappagalli richiedo maggior apporto di proteine, sali minerali o grassi.
Le Amazzoni o Cacatua di taglia media, necessitano di una dieta povera in grassi (4%) ma un maggior apporto proteico (18%) e vitamina A.
Per Ara e Cacatua di taglia grande la dieta energetica deve avere un contenuto di grassi superiore del 20% al fabbisogno di altre specie.
Il Cenerino e i Conuri hanno problemi con una dieta povera di calcio e riccca di sostanze grasse (8%), e proteine (14%).
[center] Alimentazione[/center]
Tutti i pappagalli sono in prevalenza granivori.L'errore più comune è di dare solo semi di girasole, che con il tempo causano problemi al fegato. Una dieta basata sui semi non è salutare per i pappagalli. Per prima cosa è importante sottolineare che i semi non costituiscano assolutamente un alimento equilibrato: contengono troppi grassi, poche proteine, una quantità insufficiente di calcio, e sono carenti di molte vitamine, in particolare la vitamina A.
Messi di fronte a una varietà di alimenti, gli uccelli preferiscono i semi (soprattutto quelli di girasole, che sono tra quelli più scarsi)
Purtroppo, una volta abituati a questo tipo di regime alimentare, è spesso molto difficile convincere i nostri volatili ad accettare un regime alimentare più salutare ed equilibrato.
La conversione agli estrusi, specie nel caso di un pappagallo adulto ed abituato ai semi, può comportare alcune difficoltà. A volte occorrono parecchi mesi per ottenere dei risultati.
Fate eseguire un controllo dello stato di salute da un veterinario specializzato. La conversione ad un nuovo tipo di alimentazione è comunque stressante, un uccello con i problemi fisici dovrebbe essere curato in modo adeguato prima di cambiare l'alimentazione. In ogni caso l'alimentazione va cambiata gradualmente.
L'alimento al quale era abituato non deve essergli tolto di colpo ma diminuire la quantità dei semi fino ad eliminarli quasi del tutto.
Non usate la tecnica di tenerlo digiuno: perché potreste avere risultati disastrosi per la sua salute.
Se la dieta prevede in maggioranza estrusi, questo può essere anche accompagnato da frutta e verdura (che devono essere fresche, senza parti guaste, e lavate con cura), legumi lessati senza sale, cereali, semi di buona qualità e conservati correttamente, noci, tenendo sempre presenti la specie, le condizioni di vita, l'età ecc. del volatile. I semi possono essere somministrati occasionalmente, in piccola quantità.
Tutti gli alimenti devono essere serviti a temperatura ambiente...
La somministrazione quotidiana di un alimento, sempre propinato nel medesimo modo, porta alla routine e alla noia alimentare. Ortaggi e frutta vanno dati variando tra le specie esistenti per far sì che i nostri amati pennuti non si abituino a pochi sapori.
“Il detto un poco ma di tutto oltre che per noi umani è certamente appropriato anche per loro”.
Ogni volta che si rinnova il cibo i contenitori devono essere lavati con cura con acqua calda e sapone. L’acqua deve essere cambiata almeno una volta al giorno.
Soprattutto d’estate somministrare il cibo deteriorabile nelle ore più fresche, la mattina o la sera.
Un pappagallo si può stimolare a mangiare qualcosa con il gioco, oppure assaggiando qualcosa di fronte a lui, e dimostrandogli quanto è buono.
Esistono numerosi vegetali (e frutti) potenzialmente tossici per gli uccelli
Avocado, frutto e seme - Caffeina - Alcol - Cioccolata - Miele - I noccioli di ciliegie, Albicocche, Pesche, Prugne. Cachi - Alimenti zuccherini - Bevande gassate (coca cola sprite etc..) - Thè - Latte Sale
[center] Salute[/center]
Eseguite almeno una volta all'anno una visita di controllo da un veterinario specializzato: i pappagalli spesso non manifestano i sintomi di una malattia e/o di un disturbo per lunghi periodi, quando i sintomi diventano evidenti, spesso la situazione è grave.
Vediamo alcuni comportamenti o azioni che dobbiamo evitare davanti ai nostri pappagalli:
Non fumare. Non usare deodoranti e incensi. Usare con attenzione l'aria condizionata ( può provocare sbalzi di temperatura) Non tenere pentole sul fuoco mentre il pappagallo è libero per la casa, ricordiamoci di chiudere la macchina del gas una volta usata, i fornelli rimangono caldi ancore per molti minuti. Le finestre devono essere chiuse o comunque provviste di zanzariere.
L'obesità è una condizione comune agli uccelli da compagnia e si verifica quando essi assumono più calorie di quante ne possano bruciare, per un lungo periodo di tempo. La mancanza dell'attività fisica (il volo) e una dieta ricca di semi grassi sono le cause più comuni dell'obesità.
[center] L'addomesticamento[/center]
L'addomesticamento è più o meno favorito dalla specie che si desidera addomesticare.
Dipende in gran parte anche dalla personalità del volatile stesso, da quella del suo proprietario e dal rapporto instauratosi tra i due.
Prima di tutto dobbiamo tenere conto che ogni uccello ha il suo carattere e ci sono soggetti che meglio di altri si addomesticano.
E' bene ricordare che sarà più facile addomesticare un pappagallo in giovane età rispetto a uno più anziano.
Parlando di pappagalli, quasi tutte le specie di taglia media e grande sono addomesticabili.
Bisogna innanzi tutto procedere per fasi :
- - La prima fase è quella che il nostro pappagallo prenda confidenza con noi e superi la diffidenza.Questo si può ottenere facendo leva sulla curiosità (molto spiccata nei pappagalli) parlandogli dolcemente e porgendogli leccornie con le dita, prima attraverso le sbarre poi aprendo lo sportello della gabbia. A seconda del carattere ci sarà quello che accetterà più velocemente di altri l'offerta. Questo bisogna ripeterlo ogni giorno, fino quando prenderà fiducia.
- Quando abbiamo guadagnato la fiducia e il pappagallo non teme più il nostro avvicinamento, dobbiamo iniziare a convincere il pappagallo ad uscire dalla gabbia, usare il nostro braccio e le nostre dita come posatoio. Qui capita sovente di rimediare qualche beccata, ma non si deve reagire mai nervosamente. Gli offriremo un bocconcino, parlandogli con dolcezza e contemporaneamente cercheremo di farlo salire sulla mano. Con movimenti lenti tenteremo di portarlo fuori dalla gabbia, senza però costrizioni.
- Ripetiamo queste fasi tutti i giorni, gradualmente e con calma. Con il tempo sarà lui a cercare la nostra compagnia.
E' molto bene ricordare questi punti fondamentali :
- gli esercizi vanno ripetuti con calma e pazienza
- se il pappagallo fa ciò che gli chiediamo, dategli una ricompensa
- Non sforzare il pappagallo se non ne ha voglia.
[center] Comportamento[/center]
I pappagalli sono animali emotivamente complessi e conservano una buona memoria. Questo significa che il loro comportamento subisce l’influenza delle esperienze che vivono o hanno vissuto. Anche il nostro stato d’animo può influenzare il pappagallo. Ci sono momenti in cui i pappagalli vogliono essere lasciati in pace, e non a caso provando a toccarli in questi momenti spesso si rischia di prendersi una beccata .
Intelligentissimi ma anche vanitosi e piuttosto egocentrici. I pappagalli fanno fatica a non considerarsi la vera e propria star della casa. Se non vengono educati bene, la loro forte personalità può prendere il sopravvento. E la convivenza può diventare davvero difficile. Esiste un facile metodo, che può essere molto utile. Si tratta di semplici comandi che servono per stabilire con l’animale un rapporto di fiducia.
L’insegnamento si basa su quattro semplici comandi ( su, scendi, no, va bene) e non prevede mai punizioni violente (anche perché con il pappagallo sono perfettamente inutili).
Non impegnatelo più di 15-20 minuti e lasciate passare almeno due o tre ore prima di ricominciare
Prima di iniziare la lezione. Fate un bel respiro e assicuratevi di essere tranquilli e rilassati.
Altrimenti, la lezione non avrà successo: i pappagalli sono animali sensibili. Se avvertono il vostro nervosismo si rifiutano di proseguire. O possono diventare aggressivi. Quindi, sorriso sulle labbra e voce ferma ma gentile. Pronunciate ogni comando come se vi aspettaste che il pappagallo lo esegua. Se non lo fa, niente sgridate (questo uccello adora le urla, continuerebbe a ignorare i comandi per godere delle vostre grida). Meglio una bella occhiataccia.
E alla fine di ogni lezione, se è stato un bravo allievo, non negategli una gratificazione.
Comandi:
- Il primo è «Su». Quando lo pronunciate, il pappagallo dovrà salire sulla vostra mano. E dovrà anche imparare a non saltare sulla mano di chiunque (o sulla vostra) quando ne ha voglia.
- Al secondo comando. «Scendi», il pappagallo dovrà imparare a scendere subito dalla mano, per posarsi su un oggetto. Per esempio, rientrare nella gabbia, oppure trasferirsi sul trespolo. Tenete presente che questi animali preferiscono sempre salire piuttosto che scendere, perciò, per il comando «Su», tenete la mano leggermente al di sopra del trespolo, per il comando «Scendi» al di sotto.
- Il terzo comando è «No». Usatelo quando il pappagallo fa qualcosa che non va bene. E ricordatevi che non serve strapazzarlo. E’ un animale sensibilissimo alle espressioni del viso. Basterà accompagnare il comando a uno sguardo severo e piano piano lui imparerà ad associare l’ordine a un suo comportamento poco educato.
- La quarta parola chiave, «Va bene», è invece un modo per far capire al pappagallo che può fare qualcosa.
Un uccello addomesticato può talvolta assumere comportamenti strani, inaspettatii dimostrerà più aggressivo verso di voi. In altri casi perché invece si è trascurato per troppo tempo, si isolerà e non cercherà più il contatto con voi.
[center] Linguaggio del corpo[/center]
Rigurgito:In un pappagallo domestico è segno che offre al suo "compagno umano" (capita anche a uno specchio o giocattolo) un dono. E' segno d'amore e di devozione. Quando il pappagallo ritmicamente inizia ad abbassare su e giù la testa, sta per rigurgitare l'alimento.
Abbassamento capo e piumaggio sollevato sulla nuca:Generalmente quando un pappagallo domestico e non pauroso abbassa abbassa la sua testa, osservando di traverso e con le piume sollevate sulla parte posteriore della testa, sta chiedendo delle carezze sul capo (grattatina e coccole).
Apertura ali e sollevamento penne sul capo e nuca: Il pappagallo generalmente apre le ali e soffia per intimidire un altro volatile o persona. Atteggiamento aggressivo e intimidatorio con possibile beccata.
Rumore sommesso come un ringhio o soffio: Questo suono indica che il pappagallo è spaventato o arrabbiato e può beccare se vi avvicinate. Questo atteggiamento è comune soprattutto in pappagalli nervosi.
Sta fischiando o parla con vivacità: Il pappagallo è contento e tranquillo. Questo avviene soprattutto al mattino dopo il risveglio
Fermo su una zampa mentre alza l'altra: Il pappagallo avvisa che vuole spostarsi od essere preso su (braccio o mano)
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:clap: grazie, molto interessante....mi hai fatto venire voglia d averne uno....... :timido:
Ma è veramente impegnativo e poi purtroppo sono allergica ai pennuti :ninja:
pekkato :love1: a parte che prima dovrei imparare a fidarmi di quegli okki pieni di malignità urprice:
giuro, è l'uniko animale ke schivo :look:
mi piace davvero talto, la tua skeda!!! :ave:
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Ottimo :clap: bellissima scheda!!! se puoi metti qualche immagine!!!
Brutus & iris. TopOne & irina. Link & Tauro.
[center]Uccelli parlanti[/center]
Così come i merli indiani, anche numerose specie di pappagalli (famiglia Psittaciformes) sono famose per questa abilità sonora, che molto colpisce la curiosità umana. I più abili parlatori sono i pappagalli cenerini (Psittacus erithacus), ma anche le Ara (Ara macao) più grandi.
Si contano circa 353 speci di pappagalli. Le più note sono:
Ara – Cacatua – Amazzone – Cenerino
[center] Ecco in breve una descrizione di alcune di queste speci[/center]
Le Ara fanno parte della famiglia dei Psittacidi, originari dell'America Centrale e dell'America del Sud.
Appartengono al genere Ara :
Taglia grande :Ara giacinto,Ara ararauna, Ara chloroptera (ali verdi), Ara militaris, Ara macao (rossa e gialla) Ara glaucogularis (gola blu).
Di taglia più piccola: Ara Nobilis, Ara fronterossa, Ara testablu, Ara Manilata(vente rosso), Ara severa
Ara Giacinto
Grandezza : 95-120 cm
Peso : 1250-1600 grammi
E' il più grosso dei pappagalli.
Maturità sessuale : 5 - 6 anni
Età : può raggiungere tranquillamente anche i 80 anni.
Colorazione : piumaggio blu cobalto, più scuro sulle ali, becco nero (molto grande).
Carattere : è un pappagallo che si affeziona molto alla persona, addomesticato è molto docile e gentile, ama giocare. Buon parlatore è anche in grado di eseguire esercizi di abilità. Potrebbe staccare un dito con la stessa facilità con cui un uomo rompe un fiammifero, ma è gentile e affezionato e devoto come un cane all'uomo che gli è amico.
Bisogna mettere a disposizione del loro potente becco, numerosi rami da scorticare.
Facilità di reperimento in commercio : difficile.
Ara ararauna
Grandezza : 75 - 87 cm
Età : può raggiungere i 80 anni.
Colorazione : fronte e corona verdi, gola nera, becco nero e iride gialla, zampe grigio scuro. Dorso blu, parti inferiori gialle.
Carattere :L'Ararauna è un pappagallo vivace e a volte rumoroso, specialmente nella mattina presto e la sera tarda. I gridi sono forti e rauchi e molto potenti. Molto curioso, adora rosicchiare i rami e ceppi d'albero. Può convivere con altri grandi pappagalli. Adora fare il bagno o farsi spruzzare. E' in grado di compiere esercizi di destrezza e precisione, ed apprende una certa facilità.
Facilità di reperimento in commercio : facile. Costo circa euro 1650 - 1800
Ara chloroptera (ali verdi)
Grandezza : 90 cm
Età : può raggiungere i 70 anni.
Colorazione : corpo e coda rosso, ali con piume blu e verdi.
Carattere : abbastanza chiassoso ha la voce potente benché non così roca come altri generi Ara. E' un pappagallo che necessita di molto spazio per muoversi e quindi la gabbia non è idonea. Abbastanza estroversa la si può associare ad altri generi Ara come ararauna o macao. Ha buone capacità di apprendimento alla parola. Può essere rumoroso, ma non così vivace come altre grandi specie di Ara. Fornire la gabbia con grossi rami spessi. Adora bagnarsi d'estate o essere spruzzato.
Facilità di reperimento in commercio : abbastanza facile. Costo circa euro 2700 - 2900
Ara militaris
Grandezza : 72 - 85 cm
Età : può raggiungere i 70 anni.
Colorazione : piumaggio verde, fronte rossa, becco nero, iride gialla, ventre azzurro.
Carattere : richiamo forte e stridente, voce rauca. E' un pappagallo piuttosto riservato, introverso e in spazi troppo ridotti tende a immalinconirsi. Si affeziona con un po' di difficoltà al padrone, ama giocare. Discreto parlatore può anche eseguire piccoli esercizi di abilità.
Facilità di reperimento in commercio : abbastanza difficile. Costo circa euro 2800
Ara macao(rossa e gialla)
Grandezza : 80 - 85 cm
Età : può raggiungere i 80 anni.
Maturità sessuale : 6 - 7 anni
Colorazione : corpo e coda rossa, ali con remiganti blu e gialle. Mandibola nera, zampe chiare, iride nera.
Carattere : molto chiassoso vivace e rumoroso, con una vasta gamma di richiami che si sentono anche a lunga distanza. Abitudinario ma abbastanza pigro è però molto apprezzato per l'intelligenza e personalità.E' abbastanza socievole e si lascia addomesticare facilmente. Diventa un buon parlatore e può apprendere alcuni esercizi di abilità. Ama bagnarsi o essere spruzzato in estate. Adora distruggere tutto quello che arriva alla portata del suo robusto e potente becco.
Lasciare sempre a disposizione legno da scorticare.
Facilità di reperimento in commercio : abbastanza facile. Costo circa euro 2900- 4500
Ara glaucogularis(gola blu)
L'ara glaucogularis è molto simile all'Ara ararauna ma si distingue da questa per la taglia leggermente inferiore e per l'aspetto leggermente più agile e la mancanza del verde sulla fronte, sostituito dall'azzurro, il sottogola (dove non compare il nero) e parte del collo blu.
Grandezza : 74 - 83 cm
Età : può raggiungere i 80 anni.
Colorazione : fronte e corona verdi, gola nera, becco nero e iride gialla. Dorso blu, parti inferiori gialle..
Carattere : ha un grido molto più duro ed incisivo rispetto l'Ara ararauna. Inizialmente diffidente prende confidenza con la persona. Può apprendere discretamente qualche parola ed esercizio di abilità.
Lasciare sempre a disposizione rami da scorticare. Adora di tanto in tanto fare il bagno.
Facilità di reperimento in commercio : abbastanza difficile.
Ara Nobilis
Grandezza : 30 cm
Età : può raggiungere i 40 anni.
Colorazione : testa, corpo, ali e coda verde, fronte blu, spalle rosse, zampe chiare, iride nera.
Carattere : è un pappagallo vivace e curioso, ama giocare . Discreto parlatore. E' abbastanza rumoroso ed ha un grido occasionalmente forte. E' un pappagallo abbastanza nervoso e timido, tuttavia si adatta con una certa facilità. Adora fare il bagno. Può essere aggressivo verso altre specie di pappagalli.Non ama stare in gabbie, quindi è consigliabile una gabbia/voliera che si possa utilizzare anche come trespolo.
Facilità di reperimento in commercio : abbastanza facile. Costo circa euro 400-500
Ara severa
Grandezza : 46 cm
Età : può raggiungere i 50 anni.
Colorazione : generalmente verde. Spalle rosse, remiganti blu, sottocoda rosso. Becco grigio-nero, iride arancione-gialla. Zampe grigio scure.
Carattere : è un pappagallo vivace e curioso, ama giocare . Discreto parlatore. E' abbastanza rumoroso ed ha un grido occasionalmente forte. E' un pappagallo abbastanza ansioso e timido. Adora bagnarsi soprattutto all'esterno sotto la pioggia.
Non ama stare in gabbie, quindi è consigliabile una gabbia/voliera che si possa utilizzare anche come trespolo.
Facilità di reperimento in commercio : abbastanza difficile. Costo circa euro 1100
Le Amazzoni costituiscono uno dei gruppi più noti, detti anche Amazzonia.
E' distinta in 26 specie, per per alcuni ornitologi alcune specie sarebbero delle sottospecie. Ampiamente diffusi in centro e Sud America sono spesso allevati in cattività come uccelli da compagnia.
Le dimensioni delle Amazzoni variano dai 24 cm della più piccola, fino ai 46 cm. Il colore base è per tutte il verde, più o meno tenue.
Sono considerati i pappagalli più popolari, dotati per la parola e l'imitazione dopo il Cenerino.
Le varie speci: Amazona amazonica, Amazona farinosa, Amazona albifrons (frontebianca) Amazona aestiva (fronteblu) Amazzona ochrocephala(frontegialla) Amazona autumnalis(fronterossa) Amazona leucocephala (Amazzone di Cuba)
Amazona amazonica
Grandezza : 31 cm
Età : può raggiungere i 50 anni.
Carattere : abbastanza rumoroso. Inizialmente timido prenderà presto confidenza. Brava nell'apprendere e abbastanza socievole. Adora potersi bagnare. Lasciare a disposizone rami freschi da scorticare.
Facilità di reperimento in commercio : abbastanza difficile. Costo circa euro 600-700
Amazona albifrons (frontebianca)
Grandezza : 27 cm
Età : può raggiungere i 40 anni.
Colorazione : piumaggio generale verde, fronte bianca, corona azzurra e ali copritrici primarie rosse nel maschio, e verde nella femmina, remiganti viola, becco ed iride gialli.
Carattere : e abbastanza rumoroso; vivace. Adorano rosicchiare il legno. Abbastanza affettuoso e discreto parlatore.
Facilità di reperimento in commercio : abbastanza difficile. Costo circa euro 550 - 650
Amazona aestiva (fronteblu)
ne esite un’altra specie con fronteblu e ali gialle
Grandezza : 37 cm
Età : può raggiungere i 50 anni.
Colorazione : piumaggio generale verde, fronte blu, corona e gola giallo, spalle rosse, becco nero, iride arancio, zampe grigie. I giovani hanno una colorazione meno intensa e meno blu e giallo sul capo ed iride scura.
Carattere : molto socievole, instaura un buon rapporto con l'uomo. Apprende facilmente a ripetere delle parole o a compiere esercizi di abilità. Abbastanza rumoroso e non timido, prende con facilità confidenza con l'uomo. Adora bagnarsi. Mettere a disposizione rami da scorticare.
Facilità di reperimento in commercio : facile. Costo circa euro 700-900
Amazzona ochrocephala(frontegialla)
La famiglia delle amazzoni ochrocephala si suddivide in ben 11 specie
Grandezza : 36 cm
Età : può raggiungere i 50 anni.
Colorazione : piumaggio generale verde, fronte e corona gialli, becco grigiastro, iride arancione.
Carattere : conosciuta sovente per la facilità di apprendimento, questa amazzone è molto intelligente, adattabile alla vita in cattività, apprende esercizi di abilità e capacità di ripetere parole e suoni. Ha un richiamo forte, metallico e duro. Dare rami di alberi da scorticare.
Facilità di reperimento in commercio : abbastanza difficile. Costo circa euro 700-900
Amazona autumnalis(fronterossa)
Grandezza : 34 cm
Età : può raggiungere i 50 anni.
[color=#008000]Colorazione : piumaggio generale verde, redini rosse, nuca azzurra, prime cinque copritrici secondarie rosse, becco grigio, iride gialla.
Carattere : in natura vivono in gruppi fino a 100 uccelli. E' prudente e particolarmente attivo al mattino e alla sera. Molto dolce, impara qualche parola. E' attivo, e abbastanza chiassoso ma ha comportamento calmo; prende con facilità confidenza; richiamo duro. Fornire regolarmente rami freschi. Adora bagnarsi.
Facilità di reperimento in commercio : abbastanza facile.
I Cacatua fanno parte dell'ordine dei Psittacidi, famiglia dei Cacatuidi, originari dell'Australia, Indonesia, Nuova Guinea e Filippine.
I Cacatua sono riconoscibili per il caratteristico ciuffo erettile, e sono per la maggior parte, di colore bianco o nero e mostrano un grosso becco adunco.
Si possono classificare in cinque specie. La taglia varia a seconda della specie (da 30 a 70 cm), hanno ali lunghe arrotondate e coda corta a spatola.
Sono bravi parlatori e imparano presto. Amano giocare ed essere coccolati. Coto in euro circa 1000 - 1200
Cacatua dal ciuffo giallo,
Carattere : In natura si ritrovano in piccoli gruppi fino a 10 uccelli. Occasionalmente osservato in compagnia del pappagallo Eclectus sull'isola di Sumba. Rumoroso. Richiamo acuto e duro.
Se allevato occasionalmente è molto rumoroso; il richiamo è estremamente duro; ha un becco molto robusto con il quale adora distruggere e masticare tutto. E' bene pertanto fornire rami freschi e legni da scorticare; prende confidenza con facilità e apprende con una certa facilità a comunicare. Molto affettuoso è facile da allevare e diffuso in cattività.
Facilità di reperimento in commercio : facile.
Cacatua rosa o galah
Carattere : Ha una voce abbastanza sgradevole e forte. Il becco è molto robusto. Ha tendenza a ingrassare e quindi necessita di movimento. E' necessario lasciargli a disposizione dei rami d'alberi da decorticare. Pappagallo molto rumoroso, ha un carattere abbastanza socievole e può apprendere qualche parola.
Facilità di reperimento in commercio : abbastanza facile.
Cacatua carnicino,
Cacatua di goffin,
Carattere : Molto affettuoso. Discreto parlatore, impara presto. E' uno dei pappagalli più docili e pronti al gioco. Occasionalmente rumoroso (grido molto forte).
Facilità di reperimento in commercio : abbastanza facile.
Cacatua alba
Facilità di reperimento in commercio : abbastanza facile.
Cacatua nero delle palme
Facilità di reperimento in commercio : difficile.
Il Cenerino è senza dubbio uno degli uccelli parlatori bravi. Molto dotato nell’imitare non solo la voce umana ma anche i suoni legati alla vita dell’uomo.
Di cenerini esistono due speci il Psittacus erithacus erihacus e il Psittacus erithacus timneh (Cenerino del Timneh) che è come l'erithacus ma leggermente più piccolo e colorazione più scura.
Grandezza : 32-35 cm
Età : può raggiungere i 50 anni.
Peso: 400-490 grammi
Colorazione : colore generale grigio, groppone bianco, coda rossa, becco nero e occhio giallo.
Carattere : Il cenerino è il pappagallo più diffuso al mondo, ed è uno dei pappagalli che meglio può apprendere ed imitare la voce umana. E' un pappagallo spesso timido, riservato ed ansioso. Adora rosicchiare rami freschi e il bagno. Abbastanza rumoroso.
Ha tendenza a diventare obeso.
Facilità di reperimento in commercio : facile. Costo circa in euro 800-1000
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Voglio aggiungere solo alcune cosette:
1) ricordiamoci di non tenere mai un pappagallo in cucina mentre cuciniamo, infatti, il materiale che compone alcune pentole, a contatto col gas, emana sostanze letali.
2)Riguardo all'alimentazione consiglio la NUTRIBIRD, sono crocchette usate da praticamente tutti gli allevatori e va associata a frutta fresca, verdure, un po' di semi e via dicendo.
SOLO PER I LORY c'è un'alimentazione particolare a base prevalentemente di polline, ma, non preoccupatevi, la Nutribird ha anche la linea per loro
3)Il mio consiglio è quello di prendere sempre un pappagallo piccolo, ancora da svezzare, i pappagalli sono animali estremamente cocciuti e quando sono grandi è difficile cambiare le loro abitudini.
Ci si può guadagnare la loro fiducia, ma non si otterranno mai gli stessi risultati, che potrebbero ottenersi con uno preso da piccolo.
Tuttavia, il consiglio è di prenderne uno che abbia ormai quasi tutte le piume e che, per cui, prenda massimo 2 poppate al giorno, altrimenti, soprattutto se inesperti, si corre il rischio di farlo morire, dato che sono delicati
4)SVEZZAMENTO
per questa fase va comprato il NUTRIBIRD in polvere per nidiacei, scegliendo quello adeguato alla razza che si ha.
Bisogna bollire l'acqua, al fine di eliminare i germi (questa fase non è necessaria, nel caso in cui si usi acqua comprata al supermercato, sigillata in bottiglia), e unire l'acqua con la polvere, fino ad ottenere una miscela della consistenza di uno yogurt . Dopo di che, si lascia raffreddare un po' il tutto, ma non troppo, regoliamoci mettendo un dito, se scotta per noi, per loro non va bene, deve essere una temperatura calda, ma MANGIABILE.(se per sbaglio si ustiona il gozzo del pappagallo e, credetemi, succede..., la parte ustionata morirà, per cui, nel giro di una settimana si formerà un vero e proprio buco, per cui dovrete portarlo al più presto dal vet, affichè, là dove possibile, perchè non sempre lo è, soprattutto se piccoli, lo ricucia. Ragazzi, per questa operazione dovete trovare un vet specializzato in pappagalli, xchè è abbastanza complicata la cosa)
Poi con una siringa senza ago si dà il tutto fino a quando il gozzo del pappagallo è completamente pieno, a quel punto, sarà anche lo stesso pappagallo a non volerne più.
Ricordiamoci che è di VITALE importanza non somministrare loro nient'altro che quel tipo di pappa e non bisogna MAI dare altre poppate, fintanto che il gozzo non siaCOMPLETAMENTE VUOTO.
per un pappagallo con un piumaggio non del tutto completo, ci vorranno 2 pappe al giorno, di solito, mattina e sera.
Quando, invece, il piumaggio è completo e cominciano ad essere in grado di stare in piedi sul posatoio della gabbia, si riduce il numero delle poppate ad 1 alla sera, mettendo nella gabbia le crocchette della Nutribird.
Piano piano comincerà a mangiare da solo e il passaggio alle crocchette non sarà traumatico, in quanto, hanno lo stesso sapore della pappa.
Possiamo anche aiutare il piccolo, quando chiede cibo..e lo farà ogni volta che ci avvicineremo a lui, dandogli una crocchetta con le nostre mani.
In questa fase, soprattutto, il corretto modo per maneggiare il pappagallo è quello di sollevarlo dalla testa usando solo il pollice e l'indice, infatti, quando son piccoli, la parte più delicata, che si rompe con estrema facilità, è il culetto.
Ricordate che i pappagalli sono sempre cocciuti per cui continueranno a chiedere la pappa all'infinito, anche quando saranno in grado di mangiare da soli..non fatevi, però, corrompere; è importante, che quando ormai hanno il perfetto controllo del loro corpo( cioè si arrampicano ovunque, stanno perfettamente in equilibrio e cominciano a volare) mangino totalmente da soli.
Poi, nel futuro, è bello somministrare di tanto in tanto la pappetta, perchè rafforza il vostro legame e perchè è un alimento nutriente.
Quando somministrate la pappa, chiamatelo sempre col suo nome, in questo modo, lui assocerà cose buone col suo nome e nel futuro sarà la chiave per farlo venire da voi a comando.
4)COMPORTAMENTO
I pappagalli sono cocciuti, non accettano di essere comandati come un cane e non accettano punizioni fisiche; quest'ultime farebbero degenerare il vostro rapporto fino ad un punto di non ritorno.
La regola è che tutto ciò che gli fate quando sono pulcini, se lo lasceranno fare da adulti, quando sono adulti possono non accettare determinate cose...faccio degli esempi:
- i pappagalli hanno di solito paura dell'aspirapolere, per cui, fate loro sentire il rumore quando sono piccoli, altrimenti, da grandi sarà una tragedia, la mia ara gridava e scappava via come una pazza.
- il bagnetto: fateglielo da piccoli, con dolcezza e quando saranno grandi potrete lavarli allo stesso modo, anche riempendo la vaschetta e immergendoceli pancia all'aria( io faceco cosi).
Alcuni pappagalli, infatti, soprattutto se adulti, odiano essre lavati!
Le specie che parlano, avranno una naturale tendenza, se lia vete cresciuti, a ricopiarvi, per cui impareranno da soli, voi cercate solo di creare nella loro mente associazioni, x esempio..fate squillare il cellulare e dite per un po' di volte pronto, pronto...lui imparerà che deve dire pronto quando sente un telefono squillare!
Ricordate che i pappagalli cominciano a parlare dopo un anno di vita e verso i due anni sviluppano completamente questa facoltà.
Tuttavia, non pensiate che siano stupidi e ripetano senza rendersi conto, loro capiscono perfettamente quello che vi stanno dicendo o chiedendo, la differenza fra un pappagallo ed un merlo indiano è proprio qui, un pappagallo, a differenza del merlo, non vi dirà mai buongiorno se è notte!!
Per i pappagalli voi siete i loro partner di vita, dato, che, soprattutto quelli di grossa taglia, sono monogami, per cui vorranno tante attenzioni e vi vorranno seguire ovunque...sono degli impiccioni, si interessano di tutto quello che fate, sono sempre attenti e stanno sempre appiccicati, molto peggio di un cane e vi proteggeranno da tutto e tutti, anche perchè sono gelosissimi.
Tuttavia, raramente diventano aggressivi con altri membri della famiglia, ma è un'ipotesi non da scartare, dato che per loro il partner è uno, degli altri si può fare a meno, oltre al fatto che soffrono di antipatie!Però, davvero, sono animali sociali, vivono con un solo partner, ma in tutte le specie, vivono anche in stormi, il che vuol dire che hanno spiccate doti sociali con gli altri membri, che, nell'ambito della loro famiglia umana, sono i membri della famiglia!
Non sono d'accordo su quanto detto relativamente al rischio di beccate ecc...sono animali fedeli e dolcissimi, se non li maltrattate fisicamente, non riceverete mai una beccata dal soggetto che avete allevato, ma solo dolcezza, una dolcezza e delle attenzioni incredibili, che forse, nessun altro animale riserva al proprio padrone, proprio perchè continue e davvero smielate.
I pappagalli imparano anche esercizi fisici ed il principio e sempre quello della ricompensa, esattamente come per il cane.
Tuttavia, non aspettatevi di avere un cane, perchè il pappagallo non esegue i comandi sempre e comunque, certe volte non gli va e basta!Le sessioni di insegnamento non devono mai supereare i 15 minuti al giorno.
Sono molto sensibili alla voce ed agli stati emotivi, per cui percepiscono rabbia, gioia, paura...
Di conseguenza, se fanno qualcosa che non va, la sgridata verbale e perfettamente sufficente, se la cosa è grave, punitelo rimettendolo in gabbia per 10 minuti, poi riprendetelo e se il comportamento indesiderato persiste, rimettetelo in gabbia nuovamente, finche non desiste!
5) PATOLOGIE:
TABELLA MALATTIE, SINTOMI E CAUSE
Malattia
Sintomi Cause e terapie
Malattie del sistema digestivo :
Epatite Apatia, sonnolenza e perdita di appetito o in alcuni casi bulemia. Diarrea. Difficoltà respiratorie a causa di ipertrofizzazione del fegato che comprime gli altri organi.
Evoluzione lenta ma grave e sovente mortale.
Alimentazione troppo ricca di grassi. (Arachidi, semi di girasole, ecc.)
Bulemia Voracità, dimagrimento veloce, piumaggio opaco. Svezzamento prematuro. Parassiti (acari rossi).
Enterite Presenza possibile di sangue nelle feci, evacuazione stentata con ripetuti colpi di coda. Perdita di vivacità e sonnolenza. Ventre gonfio e violaceo. Sete ardente, dimagrimento veloce.
L'entretite accompagna sovente l'epatite.
Troppi semi oleosi o muffiti. Troppa verdura o troppo pastoncino all'uovo.
Megabatteriosi (di Lorenzo Crosta, Med. Vet.)
Le megabatteriosi sono patologie del tratto digerente (prevalentemente del proventricolo), in grado di colpire diverse specie di uccelli. Queste infezioni, frequenti nei pappagallini ondulati e nei canarini, furono descritte negli anni ‘80. Benché non se ne conoscesse con certezza l'agente eziologico, la malattia, almeno nel nostro paese, fu definita "Micosi '80"; infatti, vista l'apparente efficacia della terapia con un antifungino (l’Amfotericina B), si ritenne potesse essere provocata da miceti. In realtà l’infezione, ora meglio studiata, è causata da grossi batteri detti megabatteri. Esistono tuttora però discordanze circa la loro esatta classificazione, c'è già, infatti, chi parla di "megalieviti". La megabatteriosi è stata descritta nei pappagallini ondulati, soprattutto nei soggetti da esposizione o "Inglesi", nei Canarini e altri piccoli passeriformi, negli Inseparabili, calopsitte, parrocchetti del genere Neophema, Cacatua, polli e struzzi.
Le esatte modalità di trasmissione sono sconosciute, ma si suppone che i megabatteri siano normali abitatori dell'apparato digerente prossimale di canarini ed ondulati e che in particolari situazioni possano provocare una malattia conclamata; l’atteggiamento generale nei confronti del reperimento di tali megabatteri è pertanto passato dal totale allarmismo degli anni 80, ad un atteggiamento più morbido (trovarli è normale, basta che non diano problemi conclamati).
Sintomatologia
Gli animali si presentano dimagriti e un po' depressi. Sembrano alimentarsi, ma ad un'osservazione più accurata si nota che spesso raccolgono il cibo senza ingerirlo. L'infezione tende a diffondersi rapidamente, ma la mortalità resta bassa.
Diagnosi
I megabatteri possono essere identificati in gran numero nelle feci degli uccelli ammalati o dopo lavaggio del gozzo, ma si consiglia di ripetere gli esami perché la disseminazione non è costante nel tempo. Ovvio che anche l’esame necroscopico, soprattutto l’istopatologia del tratto interessato sono un ausilio indispensabile in situazioni di patologia di gruppo.
Terapia
Si può tentare una terapia con Amfotericina B, ma i risultati sono molto incostanti. La somministrazione di Lattobacilli specifici da gozzo di pappagallo e l'acidificazione dell'ambiente gastrico aiutano la normalizzazione della flora intestinale e, con essa, l'eliminazione dei Megabatteri, ma tali misure devono durare almeno 30-40 giorni.
Prevenzione
Visto che nell'instaurarsi di questa malattia sembra evidente una predisposizione di razza ed anche una sensibilità di alcune linee di sangue (ad esempio alcuni ceppi di Ondulati Inglesi sono maggiormente sensibili), si consiglia di escludere dalla riproduzione i soggetti malati, limitando in tal modo la creazione di linee genetiche resistenti.
Malattie del sistema respiratorio :
Aspergillosi
E’ un’infezione causata da un fungo che provoca perdita di peso, difficoltà respiratoria, vomito,diarrea. Una importante causa predisponente è rappresentata da una forma di immunosoppressione.
Respirazione affannosa, inappetenza e a volte vomito, accessi di tosse, stato febbrile, sete ardente. Dimagrimento progressivo, piumaggio opaco e a volte diarrea.
Evoluzione lenta verso la morte.
Malattia dovuta a funghi saprofiti che si sviluppano nei polmoni e sacchi aerei.
Un ruolo importante è svolto anche dalla contaminazione ambientale: presenza di sostanze organiche in decomposizione, ambienti sporchi e umidi, semi vecchi e mal conservati (tutto ciò che favorisce lo sviluppo di muffe). Non è necessario osservare delle muffe macroscopiche per stabilire che l’ambiente è contaminato. L’infezione avviene per inalazione delle spore.
La terapia si può tentare con la somministrazione di farmaci antifungini per via orale e tramite nebulizzazione.
Malattie respiratorie da Mycoplasmosi Si gratta costantemente la testa con la zampa o contro un oggetto. La respirazione è rumorosa e accompagnata da rantolii brevi. Scolamento nasale, palpebre incollate per il pus seccato.
Evoluzione rapida e mortale.
Bacillo intermediario tra il virus e il batterio.
Malattia contagiosa.
Malattie parassitarie :
Acariasi
Acaro rosso (Dermanyssus gallinae)
Respirazione difficile, irrequietezza, movimenti bruschi della testa, prurito, nervosismo.
Evoluzione lenta
E’ un parassita ematofago (che succhia il sangue), e attacca gli uccelli di notte, mentre dormono. Durante il giorno non resta sugli animali ma si nasconde nelle fessure, sotto le gabbie, dentro i posatoi cavi. Un’infestazione grave può dare anemia negli adulti e addirittura causare la morte nei nidiacei. Inoltre questo parassita agisce da veicolo per le malattie trasferendo con la puntura virus e batteri da un uccello all’altro. Dopo il pasto di sangue la femmina depone centinaia di uova nelle fessure. I parassiti diventano adulti in una settimana circa, ricominciando il ciclo. In poche settimane il numero di parassiti che infesta l’allevamento può diventare enorme.
La presenza dell’acaro rosso può essere identificata ponendo un foglio di carta ripiegato tra due gabbie. Dopo un giorno o due si apre il foglio, e se sono presenti, si osserveranno gli acari che corrono a nascondersi. Può essere utile anche controllare gli uccelli di notte, cercando tra il piumaggio e nella gabbia con una pila. L’acaro rosso può sopravvivere anche cinque mesi senza alimentarsi, pertanto lo si può veicolare in allevamento attraverso gabbie e attrezzi di seconda mano. Se si decide di comprare attrezzature usate, queste vanno disinfestate con cura. Dopo un meticoloso lavaggio vanno trattate con un disinfestante quale ad esempio il malathion, e poi riverniciate. Anche le misure di quarantena nei confronti dei nuovi acquisti sono fondamentali per prevenire questo problema.
Trattamenti insetticidi e acaricidi
Nel trattamento dei parassiti dei volatili si devono considerare due aspetti: il trattamento sull’animale e quello sull’ambiente. Non è sufficiente limitarsi ad applicare dei prodotti sugli uccelli, se il ciclo vitale del parassita si svolge anche nell’ambiente. Esistono due categorie di prodotti: quelli che possono essere utilizzati sull’animale, meno tossici ma con minore attività residua, e quelli da applicare nell’ambiente, più potenti, con maggiore attività residua, e a cui gli animali non devono essere esposti direttamente. Premettiamo come regola generale che qualunque prodotto, topico o ambientale, deve essere usato rigorosamente secondo le indicazioni riportate, per quanto riguarda dosaggio, diluizione, intervallo di trattamento, precauzioni, ecc. Inoltre va rispettato il tempo di scadenza, perché con il tempo i principi attivi perdono di efficacia anche se conservati correttamente.
Piretro e derivati
Il piretro è l’insetticida più comune e più sicuro. E’ una sostanza vegetale estratta dal Chrysanthemus cinerariaefolium. Derivati sintetici del piretro sono piretrine e piretroidi. Tutte queste sostanze vengono rapidamente degradate dalla luce e perdono quindi di efficacia in poco tempo. L’azione, ma anche la tossicità, viene potenziata dall’aggiunta di sostanze sinergiche quali il piperonil butossido, che ritarda il metabolismo e aumenta la tossicità delle piretrine negli insetti. In genere i prodotti in commercio sono al 1-2% di sostanza attiva. I piretroidi (tra i vari composti abbiamo: alletrina, furetrina, resmetrina, tetrametrina, cycletrina) sono dei derivati sintetici delle piretrine più stabili ed efficaci. I prodotti da applicare negli animali hanno una stabilità abbastanza ridotta, e quindi perdono di efficacia in poche ore o pochi giorni, pertanto l’applicazione va ripetuta. Gli spray sono più pratici da usare negli uccelli, ma hanno una scarsa penetrazione sotto le penne, e probabilmente le polveri, se frizionate con le dita sotto il piumaggio, risultano più efficaci.
Carbammati e organofosfati
Queste classi di insetticidi sono molto più potenti, e si utilizzano di solito nei trattamenti ambientali. La loro attività residua è prolungata, settimane o anche mesi. Vanno anche applicati con precauzione, utilizzando guanti di gomma e mascherina. La confezione va sempre conservata, perché in caso di incidente è di enorme importanza conoscere il principio attivo utilizzato. Vanno applicati dopo aver rimosso tutti gli animali dall’ambiente. Prima della loro reintroduzione l’insetticida deve essere ben asciutto e l’ambiente adeguatamente arieggiato.
Ivermectina
L’ivermectina è un farmaco insetticida e acaricida; negli uccelli si utilizza nel trattamento dell’infestazione da acari e pidocchi. La forma commerciale è estremamente concentrata, e va utilizzata opportunamente diluita. Una goccia di prodotto è sufficiente per un uccello di un chilo, e se sovradosato il prodotto è tossico e può anche causare la morte. Non è solubile in acqua, per cui il trattamento nell’acqua da bere non è attuabile. Si diluisce il prodotto 1:20 con glicole propilenico e si applica sulla cute, a livello di giugulare, o si somministra direttamente in bocca. In genere occorre effettuare diversi trattamenti ad intervalli di 10-14 giorni. Dosaggi elevati sono tossici nei cardellini.
Acaro della rogna (Knemidokoptes pilae)
Vive nello spessore della cute delle zampe, dove scava gallerie. Provoca un ispessimento della pelle che assume un aspetto crostoso.
Acari respiratori (Sternostoma tracheacolum)
Questi parassiti infestano la trachea e i bronchi di volatili, canarini e altri piccoli fringillidi, in particolare i diamanti di Gould. L’acaro vive e si riproduce nel sistema respiratorio, dove compie il suo ciclo vitale in 2-3 settimane. Gli uccelli colpiti aprono il becco, manifestano difficoltà respiratoria (movimenti della coda), e talvolta emettono un tipico “click”. Altri sintomi sono: la perdita del canto, tosse, emissione di muco dalle narici, debolezza e perdita di peso. Nei casi più gravi l’ostruzione delle vie respiratorie causate dal muco porta a morte l’animale.
Pidocchi Parecchie specie di pidocchi possono infestare i volatili. I sintomi della loro presenza comprendono irrequietezza e beccate, eccessiva attività di pulizia del piumaggio e penne danneggiate.
Irritazione, femmina che non cura il nido, piume nuove deteriorate. La femmina lascia il nido la notte, giovani vittime d'anemia grave e mortale.
Candidosi o Mughetto Perdita vivacità, magrimento, difficoltà a deglutire. Placche biancastre nella cavità orale. L'uccello staziona sul fondo della gabbia. A volte respirazione faticosa e diarrea. Funghi che si sviluppano nella cavità orale e esofago.
Vermi intestinali Perdita di peso rapidamente. Volo faticoso, bulemia, paralisi, anemia, respirazione faticosa. [per saperne di più]
Scabbia (Rogna) delle zampe Decorticazione di scaglie nelle zampe, formazione materia giallastra. Gonfiamento zampe, apparizione di croste, perdita di piume. Acari.
Scabbia (Rogna) delle piume Abbastanza rara, le piume si spezzano facilmente alla base. Acari.
Scabbia (Rogna) del becco e narici Macchie grigie e croste sul becco, narici e intorno agli occhi. Il becco cresce smisuratamente con aspetto poroso. L'uccello perde peso per difficoltà a nutrirsi. Acari.
Malattie del sistema nervoso :
Epilesia Piume arruffate. Battito di ali e caduta sul fondo della gabbia. Convulsioni. Rumori o trauma. Alimentazione ma equilibrata, troppo ricca. Anemia.
Malattie infettive :
Salmonellosi-Yersiniosi Sono trasmesse dalle feci di topo e si osservano più spesso in inverno e nelle voliere esterne. Non si osservano segni particolari, ma nel corso del tempo muoiono diversi soggetti.
Diarrea verdastra, mancanza d'appetito, perdita rapida di peso, stanchezza, a volte vomito.
Evoluzione fatale in 5 giorni preceduto da convulsioni.
Battere : salmonella
All’autopsia si osserva aumento di volume e colorazione più scura del fegato, necrosi del fegato e della milza.
Terapia
In questo caso oltre alla somministrazione di antibiotici si deve effettuare la lotta ai roditori.
Colibacillosi Diarrea verdastra, sonnolenza, mancanza d'appetito, perdita rapida di peso, vomito.
Evoluzione fatale in 1-2 giorni.
Battere : colibacillosi patogeno presente nell'intestino che diviene pericoloso in caso di stress o altre malattie.
Malattia di Newcastle Affaticamento, sonnolenza, disturbi respiratori, diarrea, disturbi nervosi, perdita d'equilibrio
La diagnosi richiede esami di laboratorio che permettano l’identificazione del virus. Dall'autopsia si possono osservare enterite catarrale e modico aumento di volume dei reni, ma spesso non si osservano lesioni.
Virus : paramyxovirus
Malattia incurabile
Non esistono terapie specifiche.
P.D.D. Triste, vomito, feci con resti di mangime non digerito, diarrea, perdita d'equilibrio.
In certi casi sistema nervoso.
Virus che prende il sistema nervoso e produce una dilatazione ventricolare.
P.B.F.D. Perdita rapida di peso, uccello triste, piume in crescita cadono, deformazione becco. Virus: Circovirus. Trasmissione virale per contatto con residui infetti, secrezioni, polvere delle piume, materiale infetto. Trasmissione ache per uova.
Incubazione 21 giorni a 18 mesi.
Clamidiosi- Psittacosi-Ornitosi Diarrea verdastra o grigia, sonnolenza, piumaggio opaco e arruffato, ali pendenti, perdita d'appetito, perdita di peso.
I passeriformi sono meno suscettibili alla clamidiosi rispetto ai pappagalli. La malattia può essere sospettata in caso di malattie respiratorie ricorrenti. Si possono osservare sintomi aspecifici: dimagramento, diarrea, difficoltà respiratoria, abbattimento. La mortalità in allevamento in genere è moderata.
Contagiosa per l'uomo.
Battere : Chlamydia.
Inalazione di polvere contaminata (feci o piume)
La diagnosi richiede l’esecuzione di esami diagnostici (esami istologici, sierologici, colturali).
Terapia
Si effettua con la somministrazione di antibiotici appropriati nell’acqua e nel cibo, ma non garantisce l’eliminazione dell’agente infettivo.
Vaiolo
La diagnosi si basa sui sintomi clinici, sulla stagione (anche se a volte compare in inverno o in primavera), sul fatto che i soggetti colpiti non sono vaccinati, e sul tipo di lesioni che si riscontrano all’autopsia. I soggetti morti di vaiolo mostrano, infatti, lesioni polmonari e ingrossamento della milza. Anche le lesioni cutanee sono abbastanza indicative. Il vaiolo è una malattia virale causata da un poxvirus. Il virus che colpisce il canarino è in grado di causare la malattia anche nelle specie di uccelli che si ibridano col canarino quali ad esempio gli uccelli del genere Carduelis e Carpodacus.. L’incidenza maggiore di casi di vaiolo si osserva in tarda estate ed autunno, per il fatto che questo virus viene trasmesso principalmente da insetti quali le zanzare, ma probabilmente anche altri insetti pungitori o da acari. Il virus del vaiolo non è in grado di attraversare la pelle integra, e deve essere inoculato tramite un insetto, oppure deve venire a contatto con le mucose. Il virus può penetrare nell’organismo anche tramite abrasioni della pelle o delle mucose. La forma clinica varia secondo la virulenza del ceppo, la modalità di trasmissione e la suscettibilità dell’ospite. Si può osservare una forma cutanea, una setticemica e una difteroide. La mortalità può arrivare anche al 100% nella forma setticemica, mentre è bassa in quella cutanea. I sintomi nella forma acuta comprendono letargia, penne arruffate, respirazione a becco aperto e morte in 2-3 giorni. Se il decorso è meno acuto si può osservare congiuntivite, blefarite e lacrimazione, seguite dalla comparsa di lesioni proliferative intorno agli occhi e alla bocca; se tali lesioni ostruiscono il faringe si ha la morte del canarino. Le lesioni cutanee proliferative devono essere differenziate dagli ascessi da puntura di zanzara, che causano un nodulo ripieno di pus caseoso.
Terapia
Non esistono trattamenti specifici; utile per prevenire o combattere le infezioni secondarie può essere una terapia antibiotica, ma in genere il canarino muore prima. Nella forma cutanea si può applicare sulle lesioni un disinfettante astringente quale mercurocromo o alcool. Le misure più importanti sono quelle profilattiche. Il virus viene veicolato da insetti quali zanzare e acari, o per il contatto attraverso le superficie epiteliali danneggiate. La stanza dove sono alloggiati i canarini deve essere equipaggiata con zanzariere. I soggetti ammalati devono essere isolati da quelli sani finché non sono guariti, tenendo presente che possono restare eliminatori del virus, anche se la loro immunità è in genere permanente. Una volta che il virus è penetrato in un allevamento, questo è infettato in modo permanente, perché il virus ha una forte resistenza. E’ anche possibile vaccinare i canarini con un vaccino vivo modificato, che però non è reperibile in Italia. La malattia si diffonde lentamente nell’allevamento, pertanto quando si manifestano i primi casi è possibile salvare i soggetti ancora sani isolandoli da quelli ammalati e vaccinandoli subito. Il vaccino può essere eseguito a partire dai 60 giorni di età e si ripete tutti gli anni. Si inocula tramite puntura nel patagio; dopo una settimana si verifica che nella sede di iniezione sia comparsa una pustola, segno che il vaccino è stato efficace.
Aggiungo a questo che, dato che i pappagalli possono sviluppare malattie contaggiose per l'uomo, è di vitale importanza, anche per la nostra sicurezza, mantenere il pappgallo sano e fare controlli, soprattutto quando lo compriamo.
Inoltre, è molto diffusa la depressione, con conseguenti fenomeni di automutilazione e autorimozione delle piume.
Questi casi sono davvero difficili da curare e, per farlo, bisogna asoolutamente, individuarne la causa, che, spesso, è legata al fatto che si sentono abbandonati o trascurati.
6) RAZZE
- ARA= non sono grandi parlatori, il migliore fra loro e l'arauna.
Sono dolci, ma ingombranti e dalla voce molto potente.
- CACATUA= non sono buoni parlatori, ma sono estremamente dolci, ma che molto, molto rumorosi
-AMAZZONI= sono buoni parlatori, tranne quelle con la fronte rossa o bianca, mentre sono ottimi parlatori quelle con fronte o nuca gialla.
Sono splendidi compagni con un lato di personale indipendenza.
-CENERINO= ottimo parlatore, ma tremendamente permaloso, vuole essere trattato come una persona.
- Lory= ottimo carattere, dolci, ma non parlano o, al limite dicono qualche parolina.
- CALOPSITTE= dolcissime, intelligenti, ma non parlano, riupetono, al max qualche parola.
-INSEPARABILI= molto socievoli ed adattabili, speciamente i rosaecollis, ma davvero troppo rumorosi.
Non parlano assolutamente.
-COCORITE= Ottomi parlatori, alla pari del cenerino, sipmatiche ed affettuose.
-ECLETTI= buoni parlatori, unica specie in cui maschuio e femmina hanno colori diversi( maschio verde; femmina rossa). Per personale esperienza li sconsiglio perchè tendono a diventare aggressivi crescendo.
-PARROCCHETTI= gradevoli compagni, anche se molto rumorosi, generalmente, non parlano e alcuni, per esempio, quelli dal colare sono un po' aggressivi.
ULTIMA COSA DA DIRVI, ricordate di mettere un lucchetto alla porta della gabbia, perchè imparano ad aprire tutto!
NEVER ALONE!!
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Belle immagini, compliemnti per la scheda!
Ragazzi ho solo aggiunto cose derivanti dall'esperienza personale, spero di aver fatto cosa gradita
NEVER ALONE!!
roma1146 Wrote:Riguardo all'alimentazione consiglio la NUTRIBIRD, sono crocchette usate da praticamente tutti gli allevatori e va associata a frutta fresca, verdure, un po' di semi e via dicendo. .
Concordo pienamente è il migliore in assoluto
roma1146 Wrote:Il mio consiglio è quello di prendere sempre un pappagallo piccolo, ancora da svezzare, i pappagalli sono animali estremamente cocciuti e quando sono grandi è difficile cambiare le loro abitudini.
Ci si può guadagnare la loro fiducia, ma non si otterranno mai gli stessi risultati, che potrebbero ottenersi con uno preso da piccolo.
Tuttavia, il consiglio è di prenderne uno che abbia ormai quasi tutte le piume e che, per cui, prenda massimo 2 poppate al giorno, altrimenti, soprattutto se inesperti, si corre il rischio di farlo morire, dato che sono delicati .
Assolutamente vero... ma quasi svezzato
roma1146 Wrote:x esempio..fate squillare il cellulare e dite per un po' di volte pronto, pronto...lui imparerà che deve dire pronto quando sente un telefono squillare! .
Il mio quando sente bussare alla porta dice " chi è"
roma1146 Wrote:se non li maltrattate fisicamente, non riceverete mai una beccata dal soggetto che avete allevato, .
Di questo non ne sò sicura, il mio becca e come e pure forte...possino ammazzallo :eheh:
roma1146 Wrote:ULTIMA COSA DA DIRVI, ricordate di mettere un lucchetto alla porta della gabbia, perchè imparano ad aprire tutto! .
Straverissimo, il mio apriva anche il moschetto.
Bravissimo :clap:
quoto tutto quello che hai scritto tranne la parte delle beccate :p:
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Grandissimi :okok: :ave:
schedone proprio :l0l: ottimo lavoro
Mi piace molto quello nero :love1:
l'ara severo è il piu cattivo si vede dagli occhi :ninja:
:roft:
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Che dire.. eccellente! veramente un bel lavoro! se vi fà piacere quando ho due minuti pubblico la scheda sul sito..
:clap: :ave:
Brutus & iris. TopOne & irina. Link & Tauro.
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:ok: sisi boss......è la skeda migliore asd
:look: nn vedo fulmini.... :look:
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