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argomento PAPPAGALLI - sheda in generale
#1
Non è facile riassumere in poche righe quello che c'è da dire su queste meravilgie.....

[center]Acquisto[/center]
L'acquisto di un pappagallo da compagnia non è una cosa che bisogna prendere alla leggere. E soprattutto non dove essere motivata per un "colpo di fulmine" davanti a una vetrina di un negozio.
La decisione di acquisto deve essere riflettuta E' dunque necessario documentarsi bene sulle specie che corrisponde meglio alla vostra decisione . Alcune speci vivono fino a 80 anni. Quindi è un impegno a lungo termine.
Fatevi sempre dare la fattura che attesti l'acquisto, la provenienza e la salute dell'uccello e una dichiarazione di nascita in cattività. Il così detto CITES
Il mio miglior consiglio è quello di acquistare pappagalli di allevamento e non di cattura.

[center]Alloggio[/center]
I pappagalli non devono essere tenuti sempre in gabbia, ma potete procuragli anche un posatoio o un trespolo dove può soggiornare durante il giorno, in vostra compagnia.
[center]NON USATE MAI LE CATENELLE DA FISSARE ALLA CAVIGLIA.[/center]
Le ossa sono molto fragili, e basta un minimo movimento brusco per procuragli delle fratture o distorsioni gravi.

[center]Cosa necessita a un pappagallo[/center]
Movimento :devono avere lo spazio per battere le ali, vari rami per le loro acrobazie, corde di cotone o per dondolarsi e giocare.
Sole : basta anche un'ora al giorno di luce solare, non filtrata dai vetri per produrre la vitamina D per fissare il calcio. Se mettete fuori la gabbia, al sole, ricordatevi sempre di lasciare almeno un angolo coperto in ombra dove il pappagallo può ripararsi se ha troppo caldo.
Bagno o doccia : una volta alla settimana almeno un piccolo bagno o doccia. La pelle e le penne hanno bisogno di essere bagnate regolarmente, soprattutto in inverno quando l'aria è più secca. Si può usare uno spruzzino per piante. Col tempo quando si prende confidenza con il pappagallo si può anche tentare di fargli una vera e propria doccia o bagno! (solo con acqua).
Una buona alimentazione, adeguata e bilanciata, ogni pappagallo ha la sua alimentazione e "dieta", molto varia.

Dobbiamo lottare contro la convinzione generalizzata che i pappagalli mangiano solo mela e semi, infatti oltre questi dovremmo fornire loro: estrusi ,frutta, verdure, cereali,legumi, semi germinati e diversi tipi di noci, mandorle, nocciole, pinoli, ecc. (che costituiscono uno degli alimenti principali di molte specie in natura) in maggiore o minore quantità secondo la specie.

Le noci fresche, non trattate o salate, sono una buona fonte di proteine, fibre. Contengono però una media di circa il 50% di grassi e vanno perciò fornite con moderazione, specialmente a quei pappagalli che non fanno molta attività fisica e con le specie più predisposte all’obesità come le Amazzoni , i Cacatua e Cenerini.
Alcune specie di pappagalli richiedo maggior apporto di proteine, sali minerali o grassi.
Le Amazzoni o Cacatua di taglia media, necessitano di una dieta povera in grassi (4%) ma un maggior apporto proteico (18%) e vitamina A.
Per Ara e Cacatua di taglia grande la dieta energetica deve avere un contenuto di grassi superiore del 20% al fabbisogno di altre specie.
Il Cenerino e i Conuri hanno problemi con una dieta povera di calcio e riccca di sostanze grasse (8%), e proteine (14%).
[center]Alimentazione[/center]
Tutti i pappagalli sono in prevalenza granivori.L'errore più comune è di dare solo semi di girasole, che con il tempo causano problemi al fegato. Una dieta basata sui semi non è salutare per i pappagalli. Per prima cosa è importante sottolineare che i semi non costituiscano assolutamente un alimento equilibrato: contengono troppi grassi, poche proteine, una quantità insufficiente di calcio, e sono carenti di molte vitamine, in particolare la vitamina A.
Messi di fronte a una varietà di alimenti, gli uccelli preferiscono i semi (soprattutto quelli di girasole, che sono tra quelli più scarsi)

Purtroppo, una volta abituati a questo tipo di regime alimentare, è spesso molto difficile convincere i nostri volatili ad accettare un regime alimentare più salutare ed equilibrato.

La conversione agli estrusi, specie nel caso di un pappagallo adulto ed abituato ai semi, può comportare alcune difficoltà. A volte occorrono parecchi mesi per ottenere dei risultati.

Fate eseguire un controllo dello stato di salute da un veterinario specializzato. La conversione ad un nuovo tipo di alimentazione è comunque stressante, un uccello con i problemi fisici dovrebbe essere curato in modo adeguato prima di cambiare l'alimentazione. In ogni caso l'alimentazione va cambiata gradualmente.
L'alimento al quale era abituato non deve essergli tolto di colpo ma diminuire la quantità dei semi fino ad eliminarli quasi del tutto.
Non usate la tecnica di tenerlo digiuno: perché potreste avere risultati disastrosi per la sua salute.

Se la dieta prevede in maggioranza estrusi, questo può essere anche accompagnato da frutta e verdura (che devono essere fresche, senza parti guaste, e lavate con cura), legumi lessati senza sale, cereali, semi di buona qualità e conservati correttamente, noci, tenendo sempre presenti la specie, le condizioni di vita, l'età ecc. del volatile. I semi possono essere somministrati occasionalmente, in piccola quantità.

Tutti gli alimenti devono essere serviti a temperatura ambiente...

La somministrazione quotidiana di un alimento, sempre propinato nel medesimo modo, porta alla routine e alla noia alimentare. Ortaggi e frutta vanno dati variando tra le specie esistenti per far sì che i nostri amati pennuti non si abituino a pochi sapori.
“Il detto un poco ma di tutto oltre che per noi umani è certamente appropriato anche per loro”.

Ogni volta che si rinnova il cibo i contenitori devono essere lavati con cura con acqua calda e sapone. L’acqua deve essere cambiata almeno una volta al giorno.
Soprattutto d’estate somministrare il cibo deteriorabile nelle ore più fresche, la mattina o la sera.

Un pappagallo si può stimolare a mangiare qualcosa con il gioco, oppure assaggiando qualcosa di fronte a lui, e dimostrandogli quanto è buono.

Esistono numerosi vegetali (e frutti) potenzialmente tossici per gli uccelli
Avocado, frutto e seme - Caffeina - Alcol - Cioccolata - Miele - I noccioli di ciliegie, Albicocche, Pesche, Prugne. Cachi - Alimenti zuccherini - Bevande gassate (coca cola sprite etc..) - Thè - Latte Sale

[center]Salute[/center]
Eseguite almeno una volta all'anno una visita di controllo da un veterinario specializzato: i pappagalli spesso non manifestano i sintomi di una malattia e/o di un disturbo per lunghi periodi, quando i sintomi diventano evidenti, spesso la situazione è grave.

Vediamo alcuni comportamenti o azioni che dobbiamo evitare davanti ai nostri pappagalli:
Non fumare. Non usare deodoranti e incensi. Usare con attenzione l'aria condizionata ( può provocare sbalzi di temperatura) Non tenere pentole sul fuoco mentre il pappagallo è libero per la casa, ricordiamoci di chiudere la macchina del gas una volta usata, i fornelli rimangono caldi ancore per molti minuti. Le finestre devono essere chiuse o comunque provviste di zanzariere.

L'obesità è una condizione comune agli uccelli da compagnia e si verifica quando essi assumono più calorie di quante ne possano bruciare, per un lungo periodo di tempo. La mancanza dell'attività fisica (il volo) e una dieta ricca di semi grassi sono le cause più comuni dell'obesità.

[center]L'addomesticamento[/center]
L'addomesticamento è più o meno favorito dalla specie che si desidera addomesticare.
Dipende in gran parte anche dalla personalità del volatile stesso, da quella del suo proprietario e dal rapporto instauratosi tra i due.

Prima di tutto dobbiamo tenere conto che ogni uccello ha il suo carattere e ci sono soggetti che meglio di altri si addomesticano.
E' bene ricordare che sarà più facile addomesticare un pappagallo in giovane età rispetto a uno più anziano.
Parlando di pappagalli, quasi tutte le specie di taglia media e grande sono addomesticabili.

Bisogna innanzi tutto procedere per fasi :
  1. - La prima fase è quella che il nostro pappagallo prenda confidenza con noi e superi la diffidenza.Questo si può ottenere facendo leva sulla curiosità (molto spiccata nei pappagalli) parlandogli dolcemente e porgendogli leccornie con le dita, prima attraverso le sbarre poi aprendo lo sportello della gabbia. A seconda del carattere ci sarà quello che accetterà più velocemente di altri l'offerta. Questo bisogna ripeterlo ogni giorno, fino quando prenderà fiducia.

    - Quando abbiamo guadagnato la fiducia e il pappagallo non teme più il nostro avvicinamento, dobbiamo iniziare a convincere il pappagallo ad uscire dalla gabbia, usare il nostro braccio e le nostre dita come posatoio. Qui capita sovente di rimediare qualche beccata, ma non si deve reagire mai nervosamente. Gli offriremo un bocconcino, parlandogli con dolcezza e contemporaneamente cercheremo di farlo salire sulla mano. Con movimenti lenti tenteremo di portarlo fuori dalla gabbia, senza però costrizioni.

    - Ripetiamo queste fasi tutti i giorni, gradualmente e con calma. Con il tempo sarà lui a cercare la nostra compagnia.
E' molto bene ricordare questi punti fondamentali :
- gli esercizi vanno ripetuti con calma e pazienza
- se il pappagallo fa ciò che gli chiediamo, dategli una ricompensa
- Non sforzare il pappagallo se non ne ha voglia.


[center]Comportamento[/center]

I pappagalli sono animali emotivamente complessi e conservano una buona memoria. Questo significa che il loro comportamento subisce l’influenza delle esperienze che vivono o hanno vissuto. Anche il nostro stato d’animo può influenzare il pappagallo. Ci sono momenti in cui i pappagalli vogliono essere lasciati in pace, e non a caso provando a toccarli in questi momenti spesso si rischia di prendersi una beccata .

Intelligentissimi ma anche vanitosi e piuttosto egocentrici. I pappagalli fanno fatica a non considerarsi la vera e propria star della casa. Se non vengono educati bene, la loro forte personalità può prendere il sopravvento. E la convivenza può diventare davvero difficile. Esiste un facile metodo, che può essere molto utile. Si tratta di semplici comandi che servono per stabilire con l’animale un rapporto di fiducia.

L’insegnamento si basa su quattro semplici comandi (su, scendi, no, va bene) e non prevede mai punizioni violente (anche perché con il pappagallo sono perfettamente inutili).
Non impegnatelo più di 15-20 minuti e lasciate passare almeno due o tre ore prima di ricominciare

Prima di iniziare la lezione. Fate un bel respiro e assicuratevi di essere tranquilli e rilassati.
Altrimenti, la lezione non avrà successo: i pappagalli sono animali sensibili. Se avvertono il vostro nervosismo si rifiutano di proseguire. O possono diventare aggressivi. Quindi, sorriso sulle labbra e voce ferma ma gentile. Pronunciate ogni comando come se vi aspettaste che il pappagallo lo esegua. Se non lo fa, niente sgridate (questo uccello adora le urla, continuerebbe a ignorare i comandi per godere delle vostre grida). Meglio una bella occhiataccia.
E alla fine di ogni lezione, se è stato un bravo allievo, non negategli una gratificazione.

Comandi:
- Il primo è «Su». Quando lo pronunciate, il pappagallo dovrà salire sulla vostra mano. E dovrà anche imparare a non saltare sulla mano di chiunque (o sulla vostra) quando ne ha voglia.
- Al secondo comando. «Scendi», il pappagallo dovrà imparare a scendere subito dalla mano, per posarsi su un oggetto. Per esempio, rientrare nella gabbia, oppure trasferirsi sul trespolo. Tenete presente che questi animali preferiscono sempre salire piuttosto che scendere, perciò, per il comando «Su», tenete la mano leggermente al di sopra del trespolo, per il comando «Scendi» al di sotto.
- Il terzo comando è «No». Usatelo quando il pappagallo fa qualcosa che non va bene. E ricordatevi che non serve strapazzarlo. E’ un animale sensibilissimo alle espressioni del viso. Basterà accompagnare il comando a uno sguardo severo e piano piano lui imparerà ad associare l’ordine a un suo comportamento poco educato.
- La quarta parola chiave, «Va bene», è invece un modo per far capire al pappagallo che può fare qualcosa.

Un uccello addomesticato può talvolta assumere comportamenti strani, inaspettatii dimostrerà più aggressivo verso di voi. In altri casi perché invece si è trascurato per troppo tempo, si isolerà e non cercherà più il contatto con voi.

[center]Linguaggio del corpo[/center]
Rigurgito:In un pappagallo domestico è segno che offre al suo "compagno umano" (capita anche a uno specchio o giocattolo) un dono. E' segno d'amore e di devozione. Quando il pappagallo ritmicamente inizia ad abbassare su e giù la testa, sta per rigurgitare l'alimento.

Abbassamento capo e piumaggio sollevato sulla nuca:Generalmente quando un pappagallo domestico e non pauroso abbassa abbassa la sua testa, osservando di traverso e con le piume sollevate sulla parte posteriore della testa, sta chiedendo delle carezze sul capo (grattatina e coccole).

Apertura ali e sollevamento penne sul capo e nuca: Il pappagallo generalmente apre le ali e soffia per intimidire un altro volatile o persona. Atteggiamento aggressivo e intimidatorio con possibile beccata.

Rumore sommesso come un ringhio o soffio: Questo suono indica che il pappagallo è spaventato o arrabbiato e può beccare se vi avvicinate. Questo atteggiamento è comune soprattutto in pappagalli nervosi.

Sta fischiando o parla con vivacità: Il pappagallo è contento e tranquillo. Questo avviene soprattutto al mattino dopo il risveglio

Fermo su una zampa mentre alza l'altra: Il pappagallo avvisa che vuole spostarsi od essere preso su (braccio o mano)
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argomento PAPPAGALLI - sheda in generale - by abeis - 09-03-2009, 11:10 PM
Re: argomento PAPPAGALLI - sheda in generale - by abeis - 10-03-2009, 02:36 PM
Re: argomento PAPPAGALLI - sheda in generale - by abeis - 10-03-2009, 03:11 PM
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Re: argomento PAPPAGALLI - sheda in generale - by abeis - 10-03-2009, 08:16 PM
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Re: argomento PAPPAGALLI - sheda in generale - by abeis - 10-03-2009, 10:21 PM
Re: argomento PAPPAGALLI - sheda in generale - by abeis - 12-03-2009, 07:26 PM
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Re: argomento PAPPAGALLI - sheda in generale - by abeis - 12-03-2009, 09:58 PM
Re: argomento PAPPAGALLI - sheda in generale - by abeis - 13-03-2009, 08:22 PM
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Re: argomento PAPPAGALLI - sheda in generale - by abeis - 01-04-2009, 02:48 PM
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Re: argomento PAPPAGALLI - sheda in generale - by abeis - 01-02-2011, 07:56 PM

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